Le stagioni sono ciò che più differenziano il mondo intero durante i periodi dell’anno. Con esse viviamo cambiamenti di clima, abitudini, cibi e persino umore, ecco perché con l’arrivo della primavera parleremo in questo articolo, di come questa stagione che entra il 21 di Marzo, provoca cambiamenti sotto ogni punto di vista, nella vigna de Il Conte Villa Prandone.

“IL PIANTO DELLA VITE”

Arrivata la primavera, comincia un nuovo ciclo di vita, portando con sé fiori, sole e temperature più calde. Durante il periodo invernale il vigneto si è spogliato della sua chioma, ed è rimasto nudo e “dormiente” dando al paesaggio quel caratteristico aspetto brullo. Ora invece il vigneto sta vivendo una situazione di lento risveglio segnato dal caratteristico pianto della vite.

Ma cos’è il pianto della vite? Avete mai visto quelle bellissime foto delle viti spoglie con delle gocce simili a lacrime al termine di alcuni tralci recisi? Questo fenomeno chiamato appunto “pianto” è il caratteristico segno di risveglio della pianta di vite che segna in modo inequivocabile l’arrivo della bella stagione. Il fenomeno si verifica solitamente tra marzo e aprile, ed è proprio questo momento che inizia la fase di germogliamento della vite.

“INVERNO E PRIMAVERA”

Generalmente durante l’inverno, quando la pianta è in fase “dormiente”, subisce la potatura “secca” ovvero una potatura in assenza di foglie che va a selezionare i rami che dovranno dare i frutti. Essendo in fase letargica la pianta ha ridotto le sue funzionalità vitali al minimo. Tra marzo e aprile, quando le temperature cominciano a salire e la terra a scaldarsi, la vite lentamente riprende la sua attività linfatica. La conseguente riattivazione del metabolismo degli zuccheri e la ripresa dell’attività cellulare fa si che la linfa si riattivi. La linfa comincia a scorrere fuoriuscendo nelle aree in cui è stata effettuata la potatura per cicatrizzare la “ferita” aperta.

“GERMOGLIAMENTO”

Si manifesta normalmente da Marzo ad Aprile, in funzione di latitudine, altitudine, esposizione, natura del terreno, precocità della varietà, combinazione d’innesto, epoca di potatura e andamento climatico. A una settimana circa dal pianto, si inizia ad apprezzare il rigonfiamento delle gemme , segnale evidente della ripresa della crescita degli abbozzi di germogli in esse contenuti. Quindi la crescita delle foglioline basali dell’abbozzo di germoglio provoca l’allargamento delle perule. Dapprima diviene visibile una folta peluria prodotta all’interno delle perule per proteggere gli apici meristematici .Quindi diviene visibile la punta della prima fogliolina. Segue la comparsa delle foglioline basali, ancora avvolte una nell’altra (rosetta di foglie visibili e quindi la distensione della prima fogliolina e l’allungamento dell’internodo a essa sotteso. fino all’apertura totale. A questa fase si deve considerare completato il processo di germogliamento.

“CAMBIAMENTO DELLE LAVORAZIONI”

Come già accennato nell’introduzione e affermato nei paragrafi precedenti, i cambiamenti che si verificano con l’arrivo di una nuova stagione sono vari e questo vale anche per le lavorazioni e i metodi che devono adattarsi al nuovo periodo. Trascorsa l’invernata e avendo preparato il vigneto alla nuova stagione iniziano i lavori primaverili in vigna. In particolare, in questo periodo, durante il mese di Maggio proseguono i lavori in vigneto con la potatura verde, operazione molto importante che contribuisce a concentrare lo sviluppo vegetativo sugli organi che costituiscono la struttura produttiva della pianta.

L’operazione comprende tutti gli interventi di rimozione di gemme, germogli, foglie e grappoli eseguiti durante la fase vegetativa e viene effettuata per raggiungere i seguenti obiettivi:

– stimolare la crescita di organi che formeranno la struttura permanente della vite;

– mantenere la forma e le dimensioni della chioma entro limiti di spazio che possono agevolare l’esecuzione delle varie operazioni colturali;

– condizionare il microclima della chioma in modo da favorire la maturazione dei grappoli e assicurare condizioni meno favorevoli agli attacchi di patogeni;

In particolare in questo periodo si procede con le operazioni di “spollonatura” ovvero alla rimozione di quei germogli, denominati polloni, che si formano lungo il fusto di viti adulte. La loro presenza è indesiderata a causa dell’azione fortemente competitiva nei confronti dei germogli presenti sui capi a frutto. La competitività aumenta proporzionalmente al livello di sviluppo raggiunto dai polloni stessi, che debbono quindi essere rimossi precocemente.